21 Febbraio 2024

GOLDEN GROUP E FORMULA COACH: AL CENTERGROSS PER CONTINUARE A CRESCERE

Ci racconta lo sviluppo delle sue aziende Davide Malaguti.

Partiamo dalla vostra storia: quando siete arrivati al Centergross ?
Siamo arrivati nel 2000. Io ero alla ricerca di un ufficio, abitavo ad Argelato e ho pensato di prendere un locale qui al Centergross. Così ho affittato un locale di 86 metri quadrati, che all’epoca costava un milione e mezzo di Lire, poi dopo un annetto le cose andavano bene e abbiamo comprato il primo immobile, poi il secondo, il terzo, e adesso abbiamo una palazzina di tre piani, in tutto sono 2000 metri quadrati e ci troviamo molto bene.

Ci racconta la sua attività imprenditoriale o meglio le sue attività?Principalmente facciamo due cose: Golden Group fa Finanza agevolata e Formula Coach ottimizza l’efficienza, il rendimento e la redditività aziendale, con l’obiettivo di offrire alle aziende che supporta una panoramica dei propri punti di forza e aree di miglioramento e andando ad operare su 4 aree: la Consulenza per l’efficientamento dello sviluppo organizzativo la Selezione del personale attraverso la valutazione del potenziale dei candidati; la Formazione manageriale, con focus sulle soft skills e il Coaching individuale e di team. La prima società, Golden Group, nasce come società di selezione e formazione del personale. Nel 1998 incontrammo un cliente che si chiama Unieuro, con cui iniziammo un percorso di selezione e formazione del personale di alcuni punti vendita. Siccome grazie al nostro apporto i risultati si dimostrarono migliori rispetto ad altri punti vendita che loro avevano, decisero di darci in gestione questo aspetto del personale. Fino a quando ci chiesero se potevano ottenere contributi a fondo perduto per la formazione del personale, così negli anni 2000 siamo arrivati a presentare progetti per ottenere contributi sia per loro che per altri clienti. C’erano ancora le Lire e ci fu una dotazione di 500 milioni di lire da gestire, e quindi fu identificato come un ambito particolarmente interessante.

Questa intuizione si è rivelata giusta, perché oggi siamo il primo player italiano privato con 300 dipendenti e un giro d’affari di quasi 52 milioni.
Mentre con Formula Coach  che si occupa di business coaching, consulenza, selezione e formazione del personale, abbiamo fatto uno spin-off due anni fa, perché la finanza agevolata era talmente preponderante che soffocava il resto. Oggi in Formula Coach siamo 44 persone, l’anno scorso abbiamo fatto oltre 4 milioni di giro d’affari, e quest’anno puntiamo a farne oltre 6.

Com’è cambiato il vostro modo di fare impresa in questi anni di grandi cambiamenti?
L’innovazione ha segnato tanti passi, dalla semplice chat di WhatsApp con cui abbiamo cominciato a creare le chat di gruppo delle varie reti commerciali, non solo in audio ma anche in video, e poi Skype, CRM, i vari gestionali, i servizi online. L’altra cosa che è cambiata molto sono le persone, cui devi dedicare sempre maggiore attenzione, sempre più formazione, piani di carriera, smart working perché è una nuova modalità di fare azienda. Le persone non lavorano più per vivere, ma vogliono trovare soddisfazione e avere dei loro momenti di libertà. In tanti stanno cercando di uscire dalla “ruota del criceto”.

Quali sono gli obiettivi principali che vi siete dati per il 2024?Con Formula Coach gli obiettivi sono ambiziosi: ci sono il mercato della Spagna, del Portogallo, della Francia e dell’Inghilterra in cui vogliamo andare a collocarci con dei progetti nuovi e particolari ancora secretati. E per quanto riguarda Golden Group una crescita esponenziale che ci porti ad essere il primo player italiano.

Quale valore aggiunto rappresenta per voi far parte di Centergross?Sicuramente far parte del Centergross crea un networking, una possibilità di scambiare con altri imprenditori idee ma e soprattutto il fatto che qui ogni giorno entrano 10.000 persone,  potenziali clienti, 6000 addetti, quindi un piccolo paese dove alcune volte non ci si conosce, altre ci si conosce in modo approfondito. Si potrebbe fare molto di più per agevolare questo lavoro di networking, ma confidiamo nel Presidente.